Il D.L. Sostegni-bis introduce nuovi contributi a fondo perduto con l’obiettivo di raggiungere una platea ancora più ampia di beneficiari rispetto al precedente Decreto e di fornire indennizzi maggiormente in linea con gli effettivi danni economici subiti dagli operatori a causa della pandemia. La misura, in particolare, si articola su tre componenti:
- La replica dell’intervento previsto dal primo Decreto 2 Sostegni, con un contributo a fondo perduto per le Partite Iva con determinate classi di ricavi, che abbiano subito una riduzione del fatturato di almeno il 30% tra il 2019 ed il 2020;
- Una seconda componente basata sul calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il 1° aprile 2020 ed il 31 marzo 2021 da confrontare con quello nel periodo compreso tra il 1° aprile 2019 ed il 31 marzo 2020;
- Una terza componente, che avrà una finalità perequativa e si concentrerà sui risultati economici dei contribuenti, anziché sul fatturato. Il contributo verrà assegnato sulla base del peggioramento del risultato economico d’esercizio e terrà conto dei ristori e sostegni già percepiti nel 2020 e nel 2021. Tale tipologia di contributo è, tuttavia, subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea.
In particolare, il D.L. Sostegni-bis, prevede al comma 1 dell’art. 1 un contributo pari a quello già erogato con il D.L. n. 41/2021 ed al comma 5 un indennizzo calcolato diversamente, alternativo a quello del comma 1. Infine, il comma 16 e ss. prevede una sorta di conguaglio “perequativo”, al ricorrere di certe condizioni ma tale misura è attualmente in attesa dell’autorizzazione Comunitaria”.
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